Proprietà mediche e curative Farfaro

Farfaro o Tossilaggine (Tussilago farfara)

FAMIGLIA: Composite. DESCRIZIONE: pianta erbacea perenne, la cui caratteristica è quella di emettere, sul finire dell’inverno, prima i fiori (gialli) e poi le foglie, che sono grandi, cuoriformi, radicali. Gli steli fioriferi sono grassi e tomentosi (pelosi), muniti di piccole fo-glie; le radici sono rizomatose, biancastre. AMBIENTE: cresce nei luoghi umidi, lungo le strade dove il terreno è stato dissodato, o dove le altre erbe sono state di-strutte dal lavoro dell’uomo, ai margini di acquitrini, nelle frane: dalla pianura ai monti. PARTI UTILIZZATE: le foglie e i fiori.

EPOCA DI RACCOLTA: le foglie nell’estate; i fiori a marzo-aprile, ancora in boccio. PROPRIETÀ MEDICAMENTOSE: emollienti, pettorali, bechiche, antiasmatiche. PRESCRIZIONE: come calmanti della tosse, nella infiammazione della gola e dei bronchi; come espettorante; nell’asma bron-chiale; nelle laringiti; in tutte le malattie da raffreddamento dell’apparato respiratorio. PREPARAZIONE E DOSE: infuso — gr 10 di fiori in mezzo litro di acqua, da bere in giornata. Decotto — gr 30-40 di foglie in un litro d’acqua, da bere in due giorni.

CONTROINDICAZIONI: non ve ne sono. NOTE CONCLUSIVE: le foglie arrotolate a forma di sigaro gio-vano, se fumate, nella tosse e nell’asma.

RIPRODUZIONE E COLTURA DELLA PIANTA: si riproduce per se-me nella primavera. Se si desidera allevare il Farfaro nell’orto o nel giardino o nel parco, si prelevino dal loro ambiente, nella buona stagione, al-cune piante con i rispettivi rizomi, e si trapiantino in buona esposizione, preferibilmente in terreno argilloso e umidiccio. Cresce bene anche nei terreni calcarei, mentre non gradisce quelli umiferi, cioè organici, come quelli di foglie o di bosco. Si può allevare anche in vaso. È di facile coltivazione ed ha un aspetto piacevole, fresco, simpatico. Naturalmente andrà innaffiato spesso. Sarà utile tenere il vaso entro un sottovaso pieno di acqua.

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